Pallamano Musile 2006 – Malignani Udine 32 – 23
MEOLO - Nell’insolita cornice del giovedì sera, manco fosse una partita di Coppa Uefa, va in scena il recupero della gara contro il Malignani Udine. La squadra musilense, fresca della sconfitta rimediata sabato a Schio, vuole conquistare i tre punti sia per mantenere l’imbattibilità davanti al proprio pubblico (questa sera un po’ meno numeroso causa l’insolito giorno), sia, anzi soprattutto, per superare nuovamente in classifica la compagine friulana ripassata al secondo posto nello scorso week end. La gara prende fin da subito la direzione contraria a quella intrapresa nella partita contro lo Schio, col Musile che dopo pochi minuti di gioco si trova a condurre per 4 a 1, ma con una successiva fase a vuoto che porta la formazione friulana a rimontare ed a farsi sotto fino al 7 a 6. Da qui in poi la squadra del Basso Piave si rimette nella giusta carreggiata andando ad incrementare e chiudere la prima frazione con un vantaggio di quattro reti. La ripresa non è da meno: la marcatura udinese nei confronti di Vasilica determina facile giocate per il pivot, non a caso il migliore in campo a fine partita. Nel finale di partita, dopo l’espulsione di Gasparini, inizia la girandola di cambi per dar modo a tutta la panchina di partecipare ai festeggiamenti per il temporaneo conseguimento del primo posto in classifica. Al suono della sirena il tabellone assegna la vittoria ai locali per 32 a 23.
Sabato sera il Musile sarà nuovamente di scena al Palasport di Meolo nella gara contro l’Arcobaleno di Oriago, penultimi in classifica ma capaci nonostante ciò di bloccare nella partita di andata la squadra rosso-blu con un pareggio.
Pallamano Musile - Barbini, Buratto, Chanaà, Codispoti, Ambrosin, Busato, Berto, Gasparini, Boem, Vasilica, Menegaldo, Pavan, Cadamuro, Bianco. All. Melchiori
LE PAGELLE DEL CUBS
Barbini (voto 8) neutralizza due rigori ed un paio di contropiedi avversari. Nonostante l’età che avanza entra sempre di più nel suo ruolo di rimpiazzo e lo fa alla grande. Nel finale meriterebbe anche lui la passerella della sostituzione. Tappeto rosso
Buratto (voto 6+) entra nel finale all’ala e nonostante i pochi minuti giocati ritrova la media inglese della passata stagione. Il + è per i 2 minuti di esclusione per non aver rispettato la distanza. Grande Bura
Chanaà (voto 6+) si trova a calcare il terreno di gioco nel finire della prima frazione senza commettere alcun tipo di errore. Anzi a voler essere onesti al voto andrebbero aggiunti gli altri 2 punti che ha lasciato sul parquet di San Vito: quelli di sutura
Codispoti (voto 6,5) col suo modo di entrare a testa bassa finisce per prendere un bel paio di mazzate che però servono a farlo venire in qua. Gioca una gara costante senza alti o bassi di rilievo, ma soprattutto, almeno per qualche ora, senza cellulare a seguito. Vodafone
Ambrosin (voto 7) nella ripresa sostituisce Codispoti all’ala sinistra. Sa approfittare degli spazi lasciati dal difensore a uomo su Vasilica trovando più volte la via giusta per puntare a rete. Tom Tom
Busato (voto 7) nel secondo tempo si trova a fare il staffettista con Gasparini in fase d’attacco. Non trova la porta ma riesce a procurarsi un rigore con un bellissimo movimento da pivot vissuto. Purtroppo per lui è costretto a scontare anche i 6 minuti presi dal compagno di staffetta. Riposo forzato
Berto (voto 6) i soliti alti e bassi per il giovane musilense. Matematicamente dopo un’azione di pregevole fattura non può esserci altro che una esilarante “bertata”. La somma al quadrato delle bertate eseguite dai terzini è uguale al quadrato delle bertate eseguite da centrale. Teorema di Berto
Gasparini (voto 7) qualche incertezza in difesa rispetto al solito, ma soprattutto un ritorno al passato. Ritrova la via della rete ma soprattutto ritrova un cartellino rosso dopo circa un anno e mezzo di gioco più o meno corretto. Come direbbe Al Bano: Nostalgia canaglia
Boem (voto 8,5) il migliore in campo. Nonostante la solita caviglia malconcia sa approfittare meglio di tutti dei buchi nella difesa friulana. Buona anche la prova nei propri 6 metri, ma il meglio di se lo da nel post partita dove sa farsi valere col bis di toast. Total Orco
Vasilica (voto 7) in più di un occasione prova a giocherellare con Pavan prendendosi la conseguente strigliatina del coach, ma ha la capacità di buttarla dentro sempre nei momenti decisivi della gara. In poche parole il contrario del Baffo arrivato con le maglie solo mezz’ora prima della gara: puntuale
Menegaldo (voto 4) fatica a controllare la palla e va troppo velocemente alla ricerca della conclusione a rete. Sembra abbia ancora da smaltire i festeggiamenti del capodanno cinese. Speriamo dimentichi in fretta questa prima fase di stagione sottotono altrimenti anche per lui sarà l’anno del topo
Pavan (voto 6,5) corre per tutta la partita a differenza della gara giocata a Schio, e nonostante ciò trova da lamentarsi causa il mal di pancia cui è stato colto durante l’intervallo. Ottima la presa del pallone, dovuta tutta alla colla vinilica usata per il plastico universitario: Vinavil
Cadamuro (voto 6,5+) nei pochi minuti giocati nel finale, si fa notare per uno stupendo assist liftato per Boem (con l’azione finalizzata in rete) ed un altra palombella mancina per Ambrosin che spreca dai 6 metri. Da insulti in difesa. Il + per l’ordinazione delle birre ed il successivo servizio al tavolo. Cameriere, champagne
Bianco (voto 6+) vale il discorso fatto per Chanaà. Col + andrebbero aggiunti i 3 punti di sutura rimediati nel corso dell’allenamento di due settimane fa. Più che cantine aperte qui si parla di ferite aperte
Melchiori (voto 8) ha saputo rimotivare la squadra dopo la deludente prestazione di Schio. O meglio a saputo far si che la squadra giocasse di squadra, dimostrando la sua teoria che giocando uno per tutti e tutti per uno si può andare lontano. Destinazione paradiso
Bidoia (voto s.f.) Senza fluido. Evidentemente non è il suo miglior periodo di forma. Dopo i silenzi in panchina a Schio, ritrova il suo fluido ma questa volta quello sbagliato. Lo da a Gasparini e la sua partita finisce in tribuna dopo un paio di azioni. Ingolfato
la Triade (voto 8) nell’ordine di presenze in tribuna: Mary, Enrica e Giorgia. Un po’ come Moggi, Giraudo e Bettega. Se escludiamo le foto sfocate non c’è niente da dire: portafortuna
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