G.S. Euganeo – Pall. Musile 2006 16 – 21
ESTE - Buona replica della Pallamano Musile alle critiche piovutegli addosso dopo il pareggio casalingo contro il Povegliano nel precedente turno di campionato. La squadra, arrivata nella bassa padovana priva dell’influenzato Vasilica. Si porta subito sul 0 a 2, con i padroni di casa bravi nel risistemare subito le cose e lottare per tutto il primo tempo, chiusosi con gli ospiti in vantaggio di una lunghezza. Nella ripresa il Musile inizia a pigiare sull’acceleratore, prendendo poco per volta un discreto margine sui giocatori padovani, questi ultimi ritrovatosi senza centrale dopo uno scontro di gioco con Luise che gli ha provocato un taglio allo zigomo, nonostante 3 rigori sbagliati e 9 legni complessivi colpiti da Berto. Al termine dell’incontro la squadra veneziana si porta a casa i 3 punti e la vittoria per 16 a 21. Degne di nota almeno un paio di giocatrici della formazione locale di calcetto femminile protagoniste nel pre-partita.
Il prossimo impegno per la squadra allenata da Melchiori sarà sabato prossimo nel campo di Campoformido contro il Malignani Udine.
Pallamano Musile - Barbin, Chanàa, Codispoti, Ambrosin, Busato, Berto, Luise, Gasparin, Boem, Menegaldo, Pavan, Zoccarato, Cadamuro, De Angelis. All. Melchiori
LE PAGELLE DEL CUBS
Barbin (voto 7,5) neutralizza un rigore ed ipnotizza l’avversario in un altro tiro dai 7 metri scoccato verso la sua porta facendolo tirare alto sopra la traversa. Impeccabile anche nel restante svolgimento della gara. Più volte da soccorrere per evidenti malori dovuti ad una non perfetta integrità fisica. Da rottamare
Chanàa (voto s.v.) non trova spazio nel rettangolo di gioco, se ne resta in panchina con la speranza che almeno nel viaggio di ritorno funzioni il lettore dvd. Critico cinematografico
Codispoti (voto 5) fatica a trovare il ritmo partita, o meglio la concentrazione. Molto probabilmente merito del n° 6 della squadra di calcetto femminile estense presente in tribuna. Il problema è che oltre a perdere la testa perde anche i palloni più semplici da giocare. Innamorato
Ambrosin (voto 7) buona prestazione anche quest’oggi per il giovane giocatore del Musile, piazzatosi fin da subito all’ala destra dove trova vita facile in più di un occasione. Da applausi il contropiede andato a segno dopo la cosidetta “ruzzoletta” che fa scattare in piedi l’intera panchina. Girella Motta
Busato (voto 5) il contrario di tutto. Nelle ultime gare quando la palla giungeva difficilmente al pivot, entrava dalla panchina e sfornava assist incredibili, questa volta qualcosa si è inceppato. Probabilmente paga quella “mezza” bracciola in più ingerita la sera precedente la gara da Ciao Bei. Appesantito
Berto (voto 6-) sull’asso di coppe si cita che “per un punto Martin perse la cappa”, ora sui legni estensi verrà riportata l’insegna “per un palo Berto non raggiunge la stella”. Già, quella personale, dopo essersi abbattuto per 9 volte sui legni della porta avversaria. E se 3 indizi fanno una prova, come cantava Elio: Omosessualità
Luise (voto 6) manifesta un paio di incertezze nei propri 6 metri ad inizio partita, poi nella ripresa trova il modo di aiutare la squadra con affondi e successivi scarichi al pivot. Nel finale è protagonista attivo dello scontro con lo zigomo del centrale patavino. Front Impact
Gasparini (voto 6,5) sarà la primavera ma oggi sconta soltanto un ammonizione. Per il resto non trova particolari problemi a difendere la posizione al contrario di quelli avuti nel finire il dolce al Mars (con l’aiuto di Berto) una volta finita la gara e montati in pulman. Caramelloso
Boem (voto 8) per fermarlo le hanno provate tutte, persino a sfilargli la maglia di dosso. Difende, segna, procura i rigori, l’unica sbavatura proprio in quel tiro dai 7 metri sbagliato, ma comunque su questo in buona compagnia. Sembra che il nuovo taglio di capelli, invece di indebolirlo, gli abbia dato qualche ottano in più nel motore. V(erde)-Power
Menegaldo (voto 5) non convince nei pochi minuti rimasto in campo: prima causa un rigore evitabile, poi si fa escludere per un due minuti altrettanto evitabile. C’è chi pensa che tutto ciò sia colpa delle scarpe nuove, ma c’è anche chi giura che dietro ci sia lo zampino del Baffo: macumba
Pavan (voto 7,5) arriva alle pendici dei colli euganei dopo il resto della squadra ufficialmente per motivi di lavoro, ma a differenza delle ultime prestazioni entra subito in partita andando a togliere le regnatele dal 7 della porta avversaria con il più bel tiro della partita (quello ultimo di Cadamuro è fuori classifica). Meglio di un’impresa di pulizie e vista la dirigenza... Rosada
Zoccarato (voto 6,5) dopo circa un anno ritorna a calcare il campo dal primo minuto, prendendosi una buona dose di mazzate appena metteva piede all’interno dei 9 metri avversari. Prima di una nuova rottura è stato meglio sostituirlo. Prevenire è meglio che curare
Cadamuro (voto 6+) gioca pochi istanti ma dimostra che non bisogna essere svedesi od avere un tiro potente per segnare dalla linea di metà campo. A volte basta anche avere un pizzico di fortuna o, come più gli si addice, un vero e proprio bagaglio tecnico personale: culone
De Angelis (voto 6+) nel finale di partita entra dando il cambio a Boem, tentando nei pochi minuti che ha a disposizione di farsi vedere dai compagni andando su e giu tra la difesa avversaria manco fosse la classifica della “maggica”. A differenza di qualcun altro dimostra una buon gusto nella scelta cinematografica; sui gusti della corriera più che un sesto senso un.. senso 45
Melchiori (voto 7) gestisce bene la gara ma soprattutto sforna perle di saggezza tra le mura dello spogliatoio. Già perchè, come detto prima della partita, se si vince va bene, se si perde, beh va male. Il Giovanni Trapattoni de noaltri. Filosofo
Bidoia (voto 8) non tanto per la partita quanto per il post. Inizia maluccio, con uno 0 preso dallo staff della Nuvola, per poi redimersi pagando il conto a fine serata. Splendido
IN & AUT a cura del Signor Baffo
IN - De Angelis (voto 8)
AUT - Menegaldo (voto 4)
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